
In questi casi è molto facile sconfinare nel penale. Nulla di più falso. La legge sulla privacy [1], a riguardo, punisce con la reclusione fino a due anni chi esegue un illecito trattamento di dati personali tramite internet. È proprio il caso di chi pubblica la fotografia del volto di un altro soggetto senza il suo consenso. La legge richiede che lo scopo della pubblicazione sia quello di trarne profitto e di arrecare un danno alla vittima, ma questa espressione è stata interpretata in senso lato dalla giurisprudenza, secondo cui è sufficiente — ai fini del reato — un semplice fastidio o un turbamento alla vittima. Insomma, il penale scatta anche senza che vi sia un danno di natura patrimoniale [2].
Fin qui tutto chiaro? Bene, allora continua a leggere i prossimi paragrafi per sapere come si fa a assistere quando un utente è online su Facebook da PC e da amovibile. Come puoi ben notare, gli utenti attivi sono contrassegnati da un boccino verde, che indica il loro ceto online. Questo dettaglio potrebbe farti derivare se due utenti erano online allo stesso momento e quindi potrebbero aver chattato insieme. Se non vedi il menu laterale che mostra gli utenti attivi, forse Facebook ha impostato il layout che si attiva automaticamente quando viene ingrandita una pagina Web. Ti rammento che alcuni utenti potrebbero aver impostato il loro account in atteggiamento tale da risultare non attivi su Messenger. In questo caso, non puoi controllare se e quando sono online, mi spiace. Come dici?
In particolare la norma punisce «chiunque, dopo averli realizzati o sottratti, invia, recapito, cede, pubblica o diffonde immagini oppure video a contenuto sessualmente esplicito, destinati a rimanere privati, senza il accordo delle persone rappresentate». Per far balzare il reato basta che il colposo compia consapevolmente una delle condotte punite, a prescindere poi dal suo concreto intento. Sanzione per chi diffonde fotografia intime La sanzione prevista per chi diffonde foto intime è la carcerazione da uno a sei anni e la multa da euro 5. Nel tuo caso, quindi, a rischiare il procedimento penale non sei solo tu ma anche i tuoi amici affinché hanno girato la foto ad altre persone. Anche se, per questi casi, è necessaria la volontà di cagionare danno alla persona offesa, tale accidente è intrinseco alla condotta incriminata ed è rafforzato dal fatto della assenza di consenso della vittima. La afflizione è aumentata se il reato è commesso dal coniuge, anche separato oppure divorziato, o da persona che è, o è stata, legata da attinenza affettiva alla persona offesa o adesso se i fatti sono commessi attraverso strumenti informatici o telematici. La innovazione prevede che il condannato possa acquisire i benefici penitenziari misure alternative alla detenzione, permessi premio e lavoro all'aperto dal carcere solo dopo avere partecipato positivamente a un periodo collegiale di osservazione in carcere di almeno un anno.