
Ratings 44 Spesso sono i genitori a concedere ai figli un immobile, oppure cari amici che prestano la casa ma vorrebbero essere in qualche modo tutelati. Per questi casi esiste una forma giuridica, il contratto di comodato ad uso gratuito, che tutela le due parti e formalizza rapporti solitamente di cortesia. Gentilissimo, vorrei ospitare in una casa di mia proprietà per un periodo abbastanza lungo almeno un anno un amico che lavora a Milano ma abita a Parma. Il suo datore di lavoro vuole che io gli sottoponga un contratto. Mi sapete consigliare una forma appropriata? Claudio Gentile Claudio, la forma migliore, se non vi è un corrispettivo, è quella del comodato d'uso gratuito. Il comodato è, per definizione, quel contratto che consente l'uso gratuito di un alloggio e quindi, a differenza dell'affitto, non prevede il pagamento di un canone.
Per le case nella grandi città mi inizierei a porre la domanda quando vedo il doppio ingresso e appresso chiederei al proprietario di casa e controllore con la visura catastale in mano. Nella prassi commerciale invece un esempio di contratto di comodato notevole diffuso è il comodato di macchinari e attrezzature, ma si stanno diffondendo anche casi di comodato di interi impianti industriali di produzione o dislocazione che possono comportare vantaggi fiscali. Costrizione di registrazione del contratto di comodato Il contratto verbale non ha alcun vincolo di registrazione, salvo che come enunciato in altri atti. Il comodato di beni immobili è in ciascuno caso soggetto imposta di registro in misura fissa da versare tramite F23 di euro con codice tributo T. Il comodato di beni mobili redatto in forma scritta non autenticata è soggetto a registrazione solo in accidente di uso con imposta fissa di ,00 euro, quello redatto invece insieme atto pubblico o scrittura privata autenticata deve sempre essere registrato in cippo fisso con imposta di bollo e imposta di registro in misura capriccio di ,00 euro.
Stefania C. La residenza di una individuo, come definita dalla sentenza della Abolizione n. Dany N. Possiamo usufruire del comodato?
La materia è disciplinata dal Codice Civico, Art. Sono a carico del comodatario le spese sostenute per servirsi del bene. Nel caso in cui il comodatario debba sostenere spese straordinarie, necessarie e urgenti per la conservazione del bene, ha diritto al rimborso. Concludendo, se il bene in comodato ha vizi e difetti tali da apportare danno a chi se ne serve, il comodante è tenuto al compenso nel caso in cui, pur a conoscenza di tali vizi, non ne abbia avvertito il comodatario. Frequentemente le abitazioni vengono utilizzate anche per ricettività turistica. Sono escluse categoricamente locazioni da parte del comodatario oltre i 30 giorni. I contratti vengono stipulati all'istante o tramite intermediari o portali telematici. Le regole di base da accettare sono quelle sopra riportate. Si raccomanda di seguire con attenzione gli aspetti fiscali IMU , oggetto di continue modifiche negli ultimi anni.
Il contratto si perfeziona con la recapito della cosa; Bilaterale imperfetto. Ad campione, il comodante è tenuto al compenso dei danni causati al comodatario in ragione dei vizi che presenta la cosa data in comodato; Avente ad oggetto, di regola, cosa infungibile. Benché, in questi casi, il comodatario è tenuto ad evitare che la avvenimento consegnatagli venga consumata. Il contratto di comodato non è soggetto a caratteristico forma costitutiva: non è richiesta la forma scritta, se non ai fini probatori. La consegna del bene, domanda per il perfezionamento del contratto, non deve necessariamente rivestire forme solenni oppure avvenire materialmente. Come detto, il comodato è un contratto essenzialmente gratuito. Quindi, la previsione di qualsiasi controprestazione, affinché non si risolva in un pretto rimborso di spese fa qualificare il rapporto alla stregua di un intorpidito di locazione. Questo aspetto, per lo più poco considerato è invece basilare.